mercoledì 7 agosto 2013

IO SONO TU - recensione -


"Sandy Patterson, tranquillo uomo d'affari, si trova improvvisamente la sua identità rubata da una sconosciuta (Sandy è un nome femminile, ndr...). L'uomo si mette così in viaggio da Denver a Miami per assicurare la donna alla giustizia, ma l'impresa si rivelerà più complicata del previsto."


Trama abbastanza stringata, ma esaustiva, del film "Io sono tu" (in originale Identity Thief) in uscita nelle sale italiane l'8 Agosto. Io, da perfetto signor nessuno, ho già avuto modo di vederlo un mesetto fa, per di più doppiato in italiano. Vi domanderete come ho fatto: segreto segretissimo segretone!! (In realtà neanch’io riesco a spiegarmelo bene). Comunque, veniamo alla recensione.

Il regista Seth Gordon, reduce dal successo del divertente e politically uncorrect “Come ammazzare il capo... e vivere felici”, cerca di bissarne il successo girando un’altra commedia, questa volta di stampo road-movie classico, con due protagonisti eterogenei ma ben affiatati: Jason Bateman e Melissa Mc Carthy.



                  In "Come ammazzare il capo...e vivere felici" c'è la 
                          Jennifer Aniston più arrapante di sempre


                     
Tuttavia fallisce nel suo obiettivo, confezionando un prodotto superficiale, anche se a tratti divertente. Sebbene l’idea di partenza sia molto interessante (il furto d’identità è sempre più frequente al giorno d’oggi, e crea un sacco di casini soprattutto in quei paesi, come gli Stati Uniti, in cui si usano quasi esclusivamente carte di credito per le transazioni finanziarie, anche per arginare il fenomeno dell’evasione fiscale) il film presenta una trama abbastanza scontata, con dei personaggi abbastanza piatti e per niente sfaccettati, con dei “cattivi” anonimi, e in generale con una tensione narrativa quasi nulla.

Tutte le (poche) parti comiche e le gag del film  sono affidate alla protagonista femminile del film, quella Melissa Mc Carthy che, grazie alla sua comicità fisica e irresistibile, è meritatamente uno dei talenti in ascesa di Hollywood. E il suo è anche il personaggio meglio tratteggiato del film: una donna che, segnata da un’ infanzia molto difficile, nasconde dietro le malefatte e i capricci che la caratterizzano una grande solitudine di fondo. Tuttavia Diana, durante il viaggio (interiore e non) con Sandy, metterà in mostra valori positivi e pregi fino ad allora nascosti, e riuscirà pertanto a guadagnare per la prima volta considerazione agli occhi di qualcuno, e questo traguardo tanto agognato darà inizio a quel percorso di pentimento e redenzione che chiuderà il film in un finale alla 'volemose bene', pieno di melassa e buoni sentimenti.



Buona anche l’interpretazione di Jason Bateman, uno di quegli attori buoni per tutte le stagioni, che qualunque ruolo leggero gli affidi ti porta a casa il risultato, grazie a una recitazione mai sopra le righe, anche quando interpreta il ruolo di un fessacchiotto e tranquillo uomo d’affari che  deve vedersela con quel “ciclone umano di vitalità scriteriata” rappresentato dalla sua antagonista.


Per concludere, un filmetto leggero leggero, senza pretese, in grado di strapparti anche un paio di risate (non di più). In linea di massima, se avete la possibilità di scegliere, andatevi a fare un bagno e sparagnate 'sti soldi. Magari lo recuperate fra qualche mese in dvd (oppure ve lo scaricate via torrent, ma io non vi ho detto niente). Se però siete costretti a restare a casa, e al cinema hanno l’aria condizionata a palla, allora andatevelo a vedere: sarà un buon modo per passare il tempo e per stare al fresco.
                                                             

Note a margine.
  • Il doppiaggio è superiore alla media delle commedie uscite negli ultimi tempi. Anche se su Jason Bateman preferisco altre voci, Ricccardo Rossi fa un buon lavoro. Ottima la conferma di Francesca Guadagno su Melissa McCarthy.


  • Cameo del regista e attore Jon Favreau nel ruolo di Harold Cornish, lo stronzo capo di Sandy Patterson.


  • Amanda Peet, che interpreta la moglie del protagonista, ormai ha superato i 40 (chi ha detto  MILF?), ma è sempre una gran bella gnocca.


  • Sorpresa assoluta del film, Eric Stonestreet. Avete presente Cam, il gay che più gay non si può di Modern Family? Proprio lui. 








                                              

      Eric Stonestreet perde la voce di Franco "Roger l'alieno" 
      Mannella e, doppiato dal recentemente scomparso Claudio 
      Fattoretto, nel film recita la parte di un irsuto uomo del middest
      americano (quegli stati tutti campi di granturco, insomma), col
      cappello da cowboy e con gli stivaloni, che tenta di rimorchiare
      la “dolce” Diana. I due  assieme daranno vita a una delle scene
      più divertenti del film.





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